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      Ma è il suo diametro adesso circa cinque volte maggiore di quello che si mostrava(18) nella sua prima apparizione vespertina: dalla quale(19) mirabile esperienza haviamo sensata et certa dimostrazione di due gran questioni, state(20) sin qui dubbie tra' maggiori ingegni del mondo. L'una è, che i pianeti tutti sono di loro natura tenebrosi (accadendo anco a Mercurio l'istesso che a Venere): l'altra(21), che Venere necessariissimamente(22) si volge intorno al sole, come anco Mercurio et tutti li altri(23) pianeti, cosa ben creduta da i Pittagorici, Copernico, Keplero et me, ma non sensatamente provata, come hora in Venere et in Mercurio. Haveranno dunque il Sig. Keplero et gli altri(24) Copernicani da gloriarsi di havere creduto et filosofato bene, se bene ci è toccato(25), et ci è per toccare ancora, ad esser reputati dall'universalità(26) de i filosofi in libris per poco intendenti et poco meno che stolti(27). Le parole dunque che mandai trasposte, et che dicevano Haec immatura a me iam frustra leguntur o y, ordinate Cynthiae figuras aemulatur mater amorum, ciò è che Venere imita le figure della luna.
      Osservai 3 notti sono l'eclisse, nella quale non vi è cosa notabile: solo si vede il taglio dell'ombra(28) indistinto, confuso et come annebiato(29), et questo per derivare essa ombra da la terra, lontanissimamente da essa [vedi figura luna2.gif].
      Voleva scrivere altri particolari; ma sendo stato trattenuto molto da alcuni gentilhuomini, et essendo l'hora tardissima, son forzato(30) a finire.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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