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      Sì che il S.re Pappazzone non può pigliare risolutione a così debole partito; ma, come ho già detto, conforme alli primi già scritti a lei, si tirrarebbe il negotio a buon segno. In tanto vedendo lei che non possi riussire conforme a quello che si dessidera, potrà con la prudenza sua destreggiare, scavalcando la pratica di esso et lasciando campo ad altri che possino salire l'impresa: et a lei teneremo obligo infinito di tanti favori, aspetando occasione che in opera de' suoi servig[..] potiamo corrispondere a così affetuosa volontà. In tanto tengami vivo appresso la gratia sua, alla quale m'offro e dono di cuore, baciandole con ogni affetto le mani, come fanno il S.re Pappazzone et il S.re Magini, che la salutano infinitamente.
     
      Di Bologna, il dì 18 Giugno 1611.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSe.re di cuore
      Gio. Ant.o Roffeni.
     
     
     
      544.
     
      DANIELLO ANTONINI a GALILEO in Firenze.
      Bruxelles, 24 giugno 1611.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII, 2, car. 23. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.r mio Col.mo
     
      Mi fu hieri resa la sua scritta di Roma il dì 28 di Maggio: se m'è stata di gusto somo, non ocor ch'io gliel dica.
      Del'haver V. S. ritrovati et distinti li avvilupati periodi de' Pianeti Medicei, non mi meraviglio, chè tali opre meravigliose suole partorir l'ingegno suo; sebene stupisco sopra la grandezza della inventione, tanto più ch'ero anch'io di quelli che ciò istimavano cosa impossibile, non vedendo strada da poter arivar a questo, non essendomi parso che quelli possano per niun modo l'uno dal'altro distinguersi, al meno tutti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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