Pagina (228/834)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Io sento l'autor del Problema dirmi, che il detto da me sin qui, ben che concluda di necessità che le montuosità nella circonferenza lunare quando ben veramente vi fossero, come nelle parti da essa circonferenza remote concluse, et non possino da noi per via delle medesime apparenze(577) essere dimostrate, non però inferisce che necessariamente elle vi siano; et che sin hora io non haverei più ragione di affermare che quelle vi siano, che egli si habbia di negarlo: anzi di più mi soggiugne, che se bene le diversità di lumi et di ombre non hanno(578) luogo nella circonferenza lunare per farci conoscere se sia montuosa o no, pur vi ha luogo altra apparenza, per suo credere necessaria, la quale scorger da noi si dovrebbe, se veramente la detta circonferenza fusse montuosa; e questa è, che si doveria veder dentata in guisa di sega, et non egualmente piegata senza tumore o cavità veruna; il che non si scorgendo da noi, pare a S. R. che io et habbia detto il falso, et che senza necessità nissuna mi sia andato ad inviluppare in intrighi da i quali impossibil mi sia lo sciogliermi et svilupparmi. Resta dunque, che io dichiari, come i motivi et le cause che mi hanno(579) indotto a credere che le montuosità lunari si distendono sino all'ultima visibil circonferenza, et forse più oltre, non son state arbitrarie, ma necessarie; et poi, che io di nuovo mi affatichi in dichiarare più lucidamente et diffusamente che non feci nel mio Nunzio Sidereo, come nissuna dentatura od asprezza si può nè si deve scorgere nell'ultimo cerchio visibile della [vedi figura luna3.gif].


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





Problema Nunzio Sidereo