Pagina (303/834)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La nuova del S. Terenzio m'è altrettanto dispiaciuta per la gran perdita della nostra Compagnia(721), quanto all'incontro piaciuta per la santa resoluzione e per l'aqquisto dell'altra Compagnia, alla qual io devo molto; et alla nostra V. E. haverà trovato compensa con l'aggregazione del S. Teofilo, del valor del quale basta il testimonio di V. E.
      Ho sentito contento che ell'habbia letta la lettera scritta al Padre Grembergero(722) con qualche gusto, sì come io ho auto per fine di non disgustar alcuno, ma solo dir mie ragioni e mie scuse. Io non so come 'l Padre l'habbia ricevuta, poi che non ho hauto sua risposta. Saprei anco volentieri se il S. Lagalla vi ha trovato cosa di sua satisfazione e che gli diminuisca qualche scrupolo, et sto con gran desiderio attendendo la sua scrittura in questo proposito, et intanto gli vivo, al solito, servitore affezionatissimo.
      All'ultima parte della sua, dove mi domanda avviso particolar dello stato mio, non posso dirgli cos'alcuna di buono, attenente alla costituzion del corpo, poi che mi trovo da 2 mesi in qua con dolori continui di rene e di petto, e con altri intermittenti di gambe, braccia et altre parti, et più, da 15 giorni in qua, con gran profluvio di sangue, che mi ha quasi votate le vene et reso molto debile. Ho in tutto perso il gusto e l'appetito, il sonno quasi inter[o]; e tutti i mali referisco alla contrarietà di quest'aria, et in part[ico]lare a chi non la fugge totalmente la notte. Queste cose mi conturbano la mente et arrecano melancolia, et essa poi agumenta loro: tutta via v[o], così zoppicando, facendo qualcosa, et tra pochi giorni manderò a V.[E.] un Discorso di certa disputa hauta con alcuni Peripatetici(723); e spedito da que[sto], voglio attender per qualche giorno ad alcune risposte di lettere, non inter[met]tendo tra tanto le osservazioni celesti, con qualche aggiunta di esquisitezz[a.] Ma ben che impedito in tutte l'altre operazioni, sono speditissimo nell'o[sser]vare e reverire V. E., della quale vivo il solito servitore devotissimo: et con ogni rev[erenza] gli bacio le mani.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





S. Terenzio Compagnia Compagnia S. Teofilo Padre Grembergero Padre S. Lagalla Discorso Peripatetici