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      Ill.re S.r mio Ecc.mo
     
      Ho ricevuti i tartufi benissimo conditionati, et in tempo che più opportuno non potevo desiderarlo, poichè il giorno seguente doppo ch'io gli hebbi, convitassimo i nostri parenti (fra' quali fu annumerato il S.r Veniero)(760), che come provisione estraordinaria se li portorno crudi a casa.
      Della febre et delli dolori sopravenuti a V. S. Ecc.ma ne ho sentito infinito dispiacere: ricevo nondimeno consolatione dalla speranza ch'io tengo che al giunger di queste ella si trovi in perfetta sanità, come io le desidero.
      Ho comprato una mapa universale di Pietro Plancio(761), molto ben colorita e vaga tanto che non saprei trovar né altra mapa o parte del mondo, che l'accompagnasse di vaghezza: tuttavia havendo ordine da lei di comprarne due, non ho voluto senza sua nuova commissione comprarne un'altra dell'istessa sorte e bellezza, dubitando forse che ella desiderasse variatione: però mi avisi quanto prima quello ch'io havrò da fare. La spesa non è più che lire venti, et ho voluto avisargliela, perchè, sì come da l'un canto, per esser cosa minima, non se ne haverebbe a far moto, così, essendo questa la prima cosa che mi è stata ordinata da lei et da quel Signore al quale dovrà ella servire, non ho stimato bene, col far cerimonia sopra una coglioneria, troncargli forse la strada di comandarmi. Essa mapa si consignerà alli SS.ri Guadagni, con ordine che sia inviata costì.
      Mi è stato carissimo sopramodo l'intendere che V. S. Ecc.ma stia col suo animo quieto, et che non senti altra perturbatione che quella degl'ignoranti e maligni de' quali con animo intrepido et filosofico(762) non bisogna prendersi cura.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





Veniero Pietro Plancio Guadagni