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      Ci vorrà del tempo a farlo capace del contenuto, poichè non intende la lingua italiana, et gli interpreti intendenti della professione, come il bisogno richiede, non sono sempre alla mano; ma si cercarà di superare ancora questa difficoltà. Ho scritto al S.or Sagredi, et lo replico a lei, che s'io fossi in città dove si trovassero stampatori italiani, sperarei d'impetrare dalla gentilezza sua di poter publicare subito questa fatica, credendo di poterlo far sicuramente; poichè essa procede con maniera tanto giudiciosa e circospetta, che quando bene si scuopra all'avenire in questo proposito cosa alla quale di presente noi non pensiamo, non sarà mai tassata di precipitanza nè di haver affermato cose dubie per certe: et sarebbe beneficio publico che di mano in mano uscissero trattatelli circa questi novi trovati, per tenerne la memoria fresca et per inanimar maggiormente altri ad applicarvi la lor industria, essendo impossibile che tanto gran machina sia sostentata dalle spalle d'una sola persona, quantunque gagliarda. Prometterò ad Apelle, sopra la parola di V. S., le osservationi et disegni delle macchie solari di assoluta giustezza, che so da lui saranno stimate un tesoro. Io per hora non mi posso più difondere, restando con bacciarle la mano et pregarle ogni bene.
     
      Di Augusta il p.o di Giugno 1612.
      Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maAff.mo Servit.e
      Marco Velseri.
     
     
     
      684*.
     
      GALILEO a [MAFFEO BARBERINI in Bologna].
      Firenze, 2 giugno 1612.
     
      Bibl. Barberiniana in Roma. Cod. LXXIV, 25, car. 1-3, con disegni a car.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





Sagredi Apelle Augusta Giugno Servit Velseri Bologna Roma