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      Verrà con commodità il segno(973) e i fogli, acciò V. S., come promotore, dia l'ultimo compimento linceale, ch'intanto già l'habbiamo per Linceo, fratello e signore.
      Quanto alle qualità del sistema Coperniceo, non è dubio alcuno che una delle grandi sodisfazzioni che dia è col rimover la multiplicità de' moti et orbi, et loro sì grande e sì intrigata diversità, et sarebbe questa anco maggiore, se, come ciò fa in gran parte, lo facesse totalmente; chè non senza causa l'intelletto humano ove vede sì fatta farraggine d'orbi et rivolutioni, et ch'ella, non punto stabile o sufficiente, vien accrescendosi, minuendosi, variandosi giornalmente, come nel Tolemaico aviene, difficilmente s'accomoda a creder sia opra della natura, ma più tosto se l'immagina aborto d'huomo cerebroso o miscuglio di strani fantasmi, e alla più pura e semplice dimostratione volentieri s'accosta, credendo tale l'opificio della natura. Non credo così habbia fatto il S.r Lagalla, negando l'eccentrici et epicicli, ma più tosto al contrario lasciando un poco d'intrigho per ingolfarsi nelle bizzarrie di Fracastorio e, in vece delli 33 orbi Tolemaici, prenderne da quello una schiera di 77, negando, per affatigarsi meno, gl'apogei et perigei, con il stiracchiamento delle refrattioni e co' cicli pezzati e 'ntarsiati a foggia nuova. Non posso però non lodare, senza partirmi dall'opinione di V. S, l'odio delli eccentrici et epicicli: orbi però, non orbite o motioni, poichè se queste la natura non secondo le regole ch'a noi paiono belle, ma a suo modo, ha drizzato, così devono da noi conoscersi et riceversi, et credersi anco tali esser perfettissime, come V. S. benissimo dice(974) et io in alcuni miei scartafacci, per stabilimento maggiore del mio chaos naturale, ho in qualche parte considerato, credendo con Keplero che l'obligar l'erranti alla giustezza de' circoli sia un attaccarli contro lor voglia al pistrino et chiuderli onde spesso scappino; et perciò conobbi con V. S. molte motioni non concentriche nè al sole nè alla terra, alcune alla terra, alcune al sole, et forse tutte, se la via de' pianeti è elliptica, come vol Keplero.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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