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      V. S. non lasci di pensare al titolo di tutta l'opra, che è necessario sia nobile e conveniente ad ogni modo.
      Il Bibliotecario invia a V. S. et al S.r Salviati le materie del Persie, e per la fretta a V. S. non scrive altro: ricuperi il fagotto, che s'è consegnato al procaccio.
      Bacio a V. S. le mani, pregandoli il nuov'anno felicissimo et ogn'altro bene.
     
      Di Roma, li 28 di Xbre 1612.
      Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.te
     
     
      Viene un altro foglio, che le Feste non hanno lasciato compire altro.
      Hora a punto, dopo haver scritta la presente, m'è gionta la lettera di V. S. delli 12 Xbre con la mutazione del luogo, che credo non potrà se non piacere.
      Il viluppo del Colombe(1180) m'ha stomacato, havendone solo visto qualche parola guardando in qua e in là.
     
     
      Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.
     
     
     
      816*.
     
      LORENZO PIGNORIA a GALILEO in Firenze.
      Padova, 28 dicembre 1612.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 65. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re et molt'Ecc.te S.r mio Oss.mo
     
      Io ho veduto quanto V. S. comanda nella lettera a Mons.r Arciprete(1181) circa 'l liuto tiorbato(1182); et tanto s'eseguirà. È ben vero ch'io non m'intendo così a punto di queste cose; pure m'ingegnarò di servirla co 'l parere di qualche amico, et credo che sarà a proposito il S.r Antonio Terzo.
      La lettera di V. S., predicente i periodi delle nove stelle, fa spiritare questi nostri. Et o non si fosse ella mai partita di qua! io dico per noi, non per lei, che so pur troppo per prova quanto sia desiderabile l'ocio et la quiete che nella patria si provano.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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