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      La seconda cagione è l'autorità di tutti li più stimati matematici che dal Copernico in qua sono stati (che di quelli che furono avanti non parlo), i quali non solamente non hanno ricevuto per vero il suo sistema, ma gagliardamente se gli sono opposti: e l'autorità, nelle cose che non si possono dimostrare con pruove matematiche o per via di senso e di sicura sperienza che convinca, dee prevalere alla sola ragione del discorso particolare; perchè quella che a me si dimostra efficace ragione, ad altri parerà debole e leggieri, e ciascuno secondo le varie dispositioni delle fantasie havrà i suo' fundamenti per buoni, e sopra quelli posandosi, vi si acqueterà del tutto: onde non ci resta finalmente altra via da determinare delle scienze non necessariamente dimostrate, che la sola autorità de i più e delli stimati comunemente migliori, perchè si vuol credere che la verità, per altro ambigua, sia dall'universale e concorde parere scoperta. Hor fra tutti quanti gli astronomi io fo gran conto del Ticone, che nella diligenza dell'osservare i moti celesti ha vinti i passati; e l'osservationi sue, che già cominciansi a praticare, riescono assai certe e sicure. Egli però avanti che si sia trovato il telescopio, per forza delle sole osservationi fatte nel corso di lungo tempo con tanti e così grandi e giusti strumenti, ha stabilito che Venere e Mercurio si muovano intorno al sole, benchè egli non sia stato il primo nell'affermarlo; che in cielo non sieno sfere nè epicicli reali; che la materia celeste non sia soda, ma liquida e permeabile, e parimente alterabile et in qualche modo corruttibile; et havendo comprese le paralassi de' tre superiori pianeti, etiandio quella di Saturno, et i veri loro diametri, all'occhio naturale visibili (perchè non gli ha potuti riguardare, come si fa col telescopio, liberi da' raggi), ha parlato della distanza e grandezza loro con più probabilità di qualunque altro; e si può dire che, almeno nel giudicare la distanza di tutti quanti, dalla quale si trae l'ampiezza de' loro corsi, egli sia giunto al segno: la onde, non ostante ch'egli habbia acquistata tanta notitia de' movimenti celesti e fatta grande stima del Copernico, non ha potuto approvare il suo sistema, ma, lasciando il centro del mondo alla terra stabile, un altro ne ha formato più ragionevole, col quale l'apparenze celesti ottimamente si salvano.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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