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      Ma avanti che io dica quel che seguì, V. S. deve prima sapere che alla tavola il Boscaglia susurrò un pezzo all'orecchie di Madama, e concedendo per vere tutte le novità celesti ritrovate da V. S., disse che solo il moto della terra haveva dell'incredibile e non poteva essere, massime che la Sacra Scrittura era manifestamente contraria a questa sentenza.
      Hora tornando al proposito, entro in camera di S. A.(1556), dove si ritrovava il G. D., Madama e l'Arciduchessa, il Sig.r D. Antonio e D. Paolo Giordano(1557), et il D. Boscaglia; e quivi Madama cominciò, dopo alcune interrogazioni dell'esser mio, a argomentarmi contro con la Sacra Scrittura: e così con questa occasione io, dopo haver fatte le debite proteste, cominciai a far da teologo con tanta riputazione e maestà, che V. S. haverebbe hauto gusto singolare di sentire. Il S.r D. Antonio m'aiutava, e mi diede animo tale, che con tutto che la maestà dell'AA. loro fosse bastante a sbigottirmi, mi diportai da paladino; et il Gran Duca e l'Archiduchessa erano dalla mia, et il Sig.r D. Paolo Giordano entrò in mia diffesa con un passo della Sacra Scrittura molto a proposito. Restava solo Madama Ser.ma, che mi contradiceva, ma con tal maniera che io giudicai che lo facesse per sentirmi. Il Sig.r Boscaglia si restava senza dir altro.
      Tutti i particolari che occorsero in questo congresso nel tempo di due buone hore, sarano raccontati a V. S. dal Sig.r Niccolò Arrighetti(1558). Solo questo io li ho da dire di obligo, che essendo io pur ivi in camera entrato nelle lodi di V. S., il Sig.r D. Antonio ci entrò ancor lui con quel modo che si può imaginare; ed a me nell'uscire mi fece di molte offerte con animo veramente da principe, anzi di più ieri mi comandò che io dovessi raguagliar V. S. di tutto questo successo e di quanto egli haveva detto, e mi disse queste formate parole: "Scrivi al Sig.r Galileo, che io ho preso tua conoscenza, e quel che io ho detto in camera a S. A.". Al che io risposi che haverei dato conto a V. S. di questa mia bella ventura di essermi dedicato servitor di S. Eccellenza.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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