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      Il Sig.re Galileo Galilei.
      Fiorenza.
     
     
     
      982.
     
      TOMMASO CAMPANELLA a GALILEO [in Firenze].
      [Napoli,] 8 marzo 1614.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 147. - Autografa.
     
      Al Sig.r Galileo Galilei.
     
      Tutti filosofi del mondo prendono legge dalla penna di V. S., perchè in vero non si può filosofare senza uno vero accertato sistema della construttione de' mondi, quale da lei aspettiamo: e già tutte le cose son poste in dubbio, tanto che non sapemo s'il parlare è parlare.
      Assai mi duole, come li scrissi questa està passata(57), che s'è posta a trattar delle cose galleggianti etc., e c'ha scoverto tutto atomi, e niente altro più che relationi trovarsi etc., e molte propositioni che non può assicurarle et dir che fosser vere, e molte che non si ponno sostenere così facilmente; talchè ha dato manica a' nemici di negar tutte le cose celesti che V. S. ci addita. Io scrissi 4 articoli sopra quel Discorso, et in molte cose semo d'accordo; e che tutti li corpi vadino al centro del proprio sistema, in quanto corpi, io dico con V. S., ma non in quanto tali: che la pianta naturalmente cresce in su etc., e 'l fuoco gitta i monti per salire; tantum abest che desideri star sotto o sia espulso, mentre espelle per salire etc. O Dio, qualche peccato fu questo, per humiliar la immensa superbia in che V. S. potea sormontare, scoprendo a' mortali tante gran cose tanto felicemente. Però vorrei che pigli questo da Dio, e ci vada scoprendo li teatri e scene nelle quali rappresenta il Senno eterno tanti gran giochi di rote sopra ruote.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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