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      Quella mattina che fu la congionzione di Venere e di Giove, non mi fu mai possibile il vedergli: tutte le altre mattine il tempo è stato nugoloso.
      La costituzione è stata questa:
      [vedi figura 1059a.gif]
     
      La più remota orientale mi è parsa congionta con un'altra, ma ne sto in dubio. Non mancarò osservare con quella maggior diligenza sarà possibile, e ne mandarò, se mi servirà il tempo, le costituzioni per ogni ordinario.
      Quanto a quella lettera del Sig.r Agostino Seta, scrissi già a V. S. per un carrozziere che non si trova in rerum natura, nè questi signori Pisani conoscono chi sii Agostino Seta: però la lettera è appresso di me, e starò aspettando ordine da V. S.
      La mia scola camina bene e in publico e in privato, e séguito con il S.r Francesco Usimbardi, quale va ancora insegnando al fratello. Il Sig.r Ottavio Ciampoli ha resolto il problema de' due circoli etc. con un modo facilissimo, che è questo:
      [vedi figura 1059b.gif]Piglisi il punto g, et alzisi la gc perpendicolare alla ab, eguale alla gb, e descrivasi il circolo cbd, centro g e intervallo gb, e produchisi(233) cg in d; tirata la linea ac, dividasi in parti eguali in e, e sia ef perpendicolare alla ac; da f alli punti c, d siino tirate le linee fc, fd, quali saranno eguali alla fa: e perciò, fatto centro f, descritto il circolo con l'intervallo fa, sarà fatto.
      Io poi ho ritrovato un teorema, con la sua demostrazione, quale mandarò al P. D. Serafino. V. S. Ecc.ma lo vedrà, et emenderà dalli errori. Nel resto séguiti ad amarmi, e mi comandi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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