Pagina (152/687)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Basta: li dico, per sua consolatione e perchè è vero, che nessuno di questi altri Signori con occasione simile alla mia hebbe simile auditorio. Mi successe di portar la lettione con solennità, in modo che questo gentilhuomo mostrò restar sodisfattissimo, e mi disse, con occasione che io gli andai a far riverenza a palazzo, che haverebbe fatta honorata relatione delle mie fatiche a S. A.
      Desiderarei, se così giudica bene V. S., hor che si è visto l'honorato successo delle cose di Badia e del P. Abbate, che Madama Ser.ma ne fosse informata, acciò da questo comprenda chi siino, e come conosciuti dalla Religione, i miei persecutori: e in tanto V. S. ancora ripensi, essersi verificato nel P. Abbate tutto quello che io li dissi(286). Per omnia benedictus Deus. Del successore ne spero bene, perchè è tenuto per huomo giusto e timorato di Dio. Com'ho detto, havrei caro che V. S. ne facesse buona passata con Madama Ser.ma, e in tanto scoprir come io li stia in gratia. Di qua Monsig.r Sommaia mi si mostra affetionatissimo.
      Due sole osservationi ho fatte di Giove, per le nugole che mi fanno disperare.
      [vedi figura 1075.gif]Io restai in dubio se da levante ne fosse una vicinissima a Giove: e per dirla, il mio occhiale non mi serve in quella eccellenza che desiderarei; anzi credo che delle vicine a Giove non sia per vederne se non quando sarà all'opposizione col sole: e pure queste sono le più importanti. Se V. S. giudica bene il mandarmi uno de' suoi occhiali, li prometto tenerne quella custodia che tengo della pupilla dell'occhi miei: però faccia come meglio giudica per suo servitio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





Badia Abbate Madama Ser Religione Abbate Deus Dio Madama Ser Monsig Sommaia Giove Giove Giove