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      Ma per venir più al particolare, dirò in poche parole: ne tantos mihi finge metus. Quelle grandissime orribilità sicuramente non vanno attorno, non trovando fin qui prelati o cardinali, di quei pure che sogliono sapere sì fatte materie, che ne habbia sentito muover parola. Il medesimo mi conferma Mons.r Dini, affettionatissimo di V. S., col quale ragionai a lungo di questo negotio; e 'l P. F. Luigi Maraffi, che le è più che mai servitore, mi dice haverci avvertito, e che i frati loro, che hanno la grande autorità, non ci pensano e non ne ragionano: sì che la relatione data costà da quella persona(308), non mi so immaginare che possa esser uscita da malignità, ma dall'haver forse udito qua da tre o quattro della natione aggravar, discorrendo tra loro, quel che potesse recar di pregiuditio la predica fatta costà da quel frate(309), che è hora qua per pretensione, per quanto intendo, di non so che suo baccellierato.
      Io hebbi nuove una sera, circa a tre settimane fa, di questa sua predica; nè sapendo io che cosa si fusse, e se bene non omnia metuenda, mi ricordai pure del nihil spernendum. Benchè fossero due hore di notte, non volli differire; andai subito a trovare il S.r Card.l Barberino(310), il quale conserva molto affetto verso V. S., e la saluta e ringratia dell'offitio che in nome di lei ho passato con S. S.ria Ill.ma Non ci è ancora stato tempo da fargli vedere la copia della lettera scritta al P. D. Benedetto(311), sì come si farà da Mons.r Dini o da me, o da tutti due insieme: il che ancora pensiamo che sia ben fare co 'l S.r Card.l Bellarmino.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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