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      Con che bacio a V. S. le mani, salutandola di tutto core. N. S. Dio la contenti.
     
      Di Roma, li 7 di Marzo 1615.
      Di V. S. molt'Ill.re
     
     
      Il nostro Cancelliero(320) già le haverà dato conto della perdita ch'habbiamo fatta del nostro S.r Porta. Passò a miglior vita santissimamente il mese passato. N'habbiamo persi tre buoni(321): bisogna pensiamo a rimetterne simili.
     
     
      Aff.mo per ser.la sempreF. C. L. P.
     
     
     
      1090.
     
      PIERO DINI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 7 marzo 1615.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 205-206. - Autografa.
     
      Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
     
      Questi giorni di carnovale, e le molte rappresentationi e altre feste che si sono fatte m'impedirono il trovar le persone che bisognava; però, in quel cambio, feci fare molte copie della lettera di V. S. al P. Matematico(322), e l'ho poi data al P. Grembergero, con una lettura di quella che V. S. scrive a me(323): e così ho poi fatto con molt'altri e con l'Ill.mo Bellarmino, col quale parlai a lungo delle cose che V. S. scrive; delle quali mi assicurò non ne haver mai più sentito parlare in conto nessuno, da che ella ne trattò seco a bocca. E quanto al Copernico, dice S. S. Ill.ma non poter credere che si sia per proibire, ma il peggio che possa accaderli, quanto a lui, crede che potessi essere il mettervi qualche postilla, che la sua dottrina fusse introdotta per salvar l'apparenze, o simil cose, alla guisa di quelli che hanno introdotto gli epicicli e poi non gli credono; e con simil cautela potrebbe parlar V. S. in ogni occorrenza di queste cose, le quali se si fermano secondo la nuova constitutione, non pare per adesso che habbino maggior nimico nella Scrittura che Exultavit ut gigas ad currendam viam(324) con quel che segue, dove tutti gli espositori sino hora l'hanno inteso con attribuire il moto al sole: e se bene io replicai che anche questo si potrebbe dichiarare col nostro solito modo d'intendere, mi fu risposto non esser cosa da correrla, sì come non è per corrersi a furia nè anche a dannare qualsivoglia di queste opinioni.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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