Pagina (331/687)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Non ho avuto commodità di veder il libro, e quando io l'habbia veduto, mi rissolverò conforme al suo aviso. Ho veduto l'epigramma et l'elegia, della quale dirò col Poeta: Giunto Alessandro alla famosa tomba Del fiero Ulisse (sic) ecc.
      Di quell'amico suo non posso dirle quello che possi essere, poichè io non sono di quelli che sono partecipe de' suoi negotii; ben ho sentito a dire tra alcuni galanthuomeni che(610) egli non sia huomo che s'habbia a tenere in nessun prezzo, perchè è fantastico, caviloso et senza termine di virtù, perchè cavillosamente tratta con troppo avantaggio le cose sue, vuole esser pagato, et sotto vani pretesti et ridicoli, a chi intende, nega adoprarsi in servitio di chi lo paga, il quale non essendo niente servito, pare ancora vilipeso et ingannato: vuole però la pantalonica prudenza che si disimuli. Io nondimeno, se le cose riferitemi fossero vere, non vorrei tanta dissimulazione, quando fossi interessato, perchè in fine io non correrei mai dietro ad uno che mi sprezzasse. So che ella m'intende, et le baccio la mano.
     
      In V.a, a 10 Sett.e 1616.
      Di V. S. Ecc.maTutto suo
      G. F. Sagr.
     
      Il Cremonino(611) promise pagare cole prime paghe dell'anno venturo, et mandar le sue lettere a V. S. Ecc.ma
     
     
     
      1225**.
     
      MALATESTA PORTA a [GALILEO in Firenze].
      Rimini, 13 settembre 1616.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII, 2, car. 78-82. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ec.mo S.re Os.mo
     
      Io non so, Ecc.mo Sig.re, se a me sia così paruto perch'io non habbia bene osservato e se pure sia vero, come mi son fin hoggi persuaso, che dalli 22 d'Agosto dell'anno andato 1615 Marte non pure celossi a gli occhi nostri, ma all'artificiosissimo telescopio ancora, maraviglia dell'ettà presente e dell'ingegno singolarissimo di V. S. Lo vidi io il dì 20 del già mentovato Agosto in congiontione con Venere, e fino alla sera delli 22 del medesimo, che poi più non mi apparve; e prima che si coprisse, così piccolo si mostrava, che non era per aventura maggiore di stella della quarta grandezza, secondo gli astronomi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





Poeta Giunto Alessandro Ulisse Sett S. Ecc Sagr Cremonino S. Ecc Firenze Ill Ecc Sig Agosto Marte Agosto Venere