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      La cagnola è alta et lunga, ha brutto pelo, nè lungo nè corto, e macchia rovana più tosto che rossa; in conclusione non pare sorella del barbino, gratiosissimo et bellissimo. Io non di meno, che mai più ho veduto di questa razza di cani se non di ettà maggiori d'un anno, non saprei far certo giuditio; sì come ancora quattro poledri comprati in un anno mi sono riusciti di bellezza tale, che ancora mi pare impossibile che siano quelli che mio fratello comperò. Mi sarebbe caro, se V. S. Ecc.ma se lo raccorda, sapere quando nacquero essi cagnolini.
      Credo haver mandato a V. S. Ecc.ma, già alcuni mesi, una lettera del S.r Cremonino, nella quale, se ben mi raccordo, prometteva pagarla a questo principio di Studio(664): hora, solecitato da me, ha scritto già due setimane le incluse(665), le quali io mando a V. S. perchè mi scrivi quello che se gl'habbia a rispondere, temendo io che la cosa debba andare molto alla lunga.
      Delle mie occupationi io non le dico altro, se non ch'io fo la penitenza dell'otio de gl'anni passati, et mi consolo con la speranza di quello de gl'anni venturi, doppo il ritorno di mio fratello(666).
      Non altro, per freta; faccio fine, et le baccio la mano.
     
      In V.a, a 20 Gen. 1616(667).
      Di V. S. Ecc.maTutto suo
      G. F. Sag.
     
     
     
     
      1244.
     
      TOBIA ADAMI a GALILEO in Firenze.
      Norimberga, 26 gennaio 1617.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 7. - Autografa.
     
     
      Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
     
      Sì come hebbi grandissimo contento, stando in Firenze, di conoscer le segnalatissime virtù di V. S. e quella eccelsa industria che prima ci ha scuoprita le celesti meraviglie, a tanti secoli nascondite, ed restai insieme sommamente tenuto alla sua cortesia e amorevole affettione verso di me; così hora, havendo finalmente a buon termine ridutto (grazia a Dio) i lunghi nostri viaggii, e trovandomi in patria alcuni mesi sono, non posso mancare di non sospirar molte volte per la felice vostra conversazione ed affettuosissima gentilezza; e questo tanto più, quanto manco l'occasione mi volse far commodità di saper delle osservazioni vuostre, senza ogni dubbio con somma diligenza continovate mentre sto fuora d'Italia.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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