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      Dico dunque, che le difficoltà che erano nella cosa stessa, le ho superate tutte; le quali erano diverse e molto maggiori che quelle per avventura non sono che ad alcuno improvvisamente e così ab extra possono sovvenire. Mi accenna V. Ecc. che costì gli vien mossa gran difficoltà circa l'aver io detto di servirmi d'alcune stelle invisibili all'occhio naturale, comecchè sia per esser cosa o impossibile o impraticabile l'incontrarne in cielo molte, mentre con tedio infinito s'hanno a cercare col telescopio o cannone. Questa difficoltà, la quale io rimuovo sei mesi dopo l'esser proposta, se io fossi stato presente l'averei rimossa in tanto tempo quanto basta a dir sei parole: perchè averei detto all'oppositore che queste stelle invisibili s'incontrano con quella agevolezza che qualsivoglia delle più grandi e risplendenti, e che la luna e il sole stesso; e questo, perchè elleno son sempre vicinissime ad una delle maggiori stelle del cielo, sicchè trovata quella, son per necessità trovate tutte queste ancora. L'istesso son sicuro che accaderebbe d'altre obbiezioni, se altre ne fossero state proposte a V. Ecc., e per lei a me. Ben è vero che il desiderare e domandare che questa operazione sia ridotta a tal facilità e viltà, che ogni più stolida ed insensata persona l'abbia, subito vista, a intendere e praticare, e che non essendo tale ella debba esser rifiutata e disprezzata, mi par che sia un volere che quello che per la sua gran difficoltà ha stancati senza frutto sin qui infiniti grandissimi ingegni, si risolva poi in una cosa delle più grossolane che sieno al mondo: nè mi so a bastanza maravigliare, come praticandosi tra gli uomini tante arti assai manco utili e necessarie della navigazione, come pittura, scultura, musica, l'arte del tesser broccati, del ricamare, e cento e mill'altre, tanto difficili che ricercano, per esser imparate, lo studio di molt'anni, e pure vi si applicano tanti uomini quanti bastano, in questa sola, tanto necessaria per la navigazione, s'abbia a(699) desiderare e ricercare tanta facilità, che ogni più grosso cervello la capisca in un istante, senza veruno studio o esercitazione.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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