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      Gli scrissi nell'ultima della ricevuta del privilegio(860), rendendole le debite gratie insieme con i S.ri Compagni. Gl'accennai anco della ricevuta delle memorie di quei parentadi, e resto con desiderio di quelle di casa Salviati, e massime le più antiche che il S.r Filippo nostro già volea far stampare, facendo io registrar da pittori in questo mio luogo tutte le memorie de' maggiori e parenti, in ricordo della posterità.
      Qui sono da alcuni giorni, e, Dio gratia, con bona salute con tutta la famiglia; nè però si tralascia alcuna delle faccende di Roma, premendosi nella stampa(861) al solito. Devo però avisar a V. S. che avanti la mia partita, delli soggetti proposti et ammessi, fu ascritto il S.r Don Virginio Cesarini, et con lui il S.r Ciampoli; di chè son sicurissimo V. S. sentirà molto gusto, e tanto maggiore intendendo con quanto affetto, anzi ardore, habbiano abbracciata e lodata l'impresa, e quanto si siano mostri contenti della compagnia: in corrispondenza di che, V. S. mi farà gratia mostrarli quel'affetto di più con lettere, che giudicherà doverseli, che son sicurissimo che saranno buoni compagni, e massime per la buona dottrina conferitale da V. S. Mi farà anco gratia premere che il S.r Ridolfi e S.r Pandolfini corrispondano anco affettuosamente, a' quali baciarà le mani in mio nome.
      Nel resto non mi stenderò più in longo: sa quanto io son desideroso che mi commandi. Conceda N. S. Dio a V. S. ogni contento, et io con ogni maggior affetto le bacio le mani e me le ricordo servitore al solito.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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