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      Il ritrovarsi con gentildonne non gli manca, essendone per queste ville circonvicine; e mia sorella è stata da me alcuni giorni per servirla, e tornerà ancora. Dell'altra sua dimestica conversazione, non accade che io dica a V. S. chi sia la Caterina e la Cecchina, nè quanto la Sig.ra sposa ne stia sodisfatta e contenta; e al suo ritorno sentirà qualche gusto de' loro studi rusticali. In somma tutta la casa sua è un organo, tanto ben temperato di grave e d'acuto, che non vi si sente mai altro che una soavissima armonia, la quale il Signor Dio gli perpetui.
      Ho fatto 'l saggio de' piselli de' quali V. S. Ill.ma mi favorì, e sono quali ella disse per appunto, cioè ch'egualmente si mangiano, essendo cotti, i grani e 'l guscio. Io gli fo custodire con diligenza, acciò l'anno venturo ne possiamo fare in maggior quantità. E questo è quanto a gli avvisi delle ville.
      Le nuove della città non devon mancare in Corte; però io non gli dirò altro, se non che si va stampando il Discorso sopra le Comete e quanto prima sia finito lo manderò a V. S. Ill.ma, e per lei a loro AA. Ser.me: alle quali con occasione la prego ad inchinarsi umilmente e a nome mio, ed a lei con ogni reverenza bacio le mani, e me gli ricordo devotissimo servitore.
     
      Di V. S. Ill.maDa Bellosguardo, li 26 Mag.o 1619.
     
     
      Dev.mo Serv.re Oblig.moGalileo Galilei.
     
     
     
      1390*.
     
      CAMILLO GERMINI a GALILEO in Bellosguardo.
      Firenze, 1° giugno 1619.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 74. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re et Ecc.mo S.re mio P.ne Col.mo


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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