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      Non poche volte ci siamo ricordati di V. S. e delli suoi nobilissimi componimenti, quali tanto desideriamo veder compiti; et in particolare habbiamo unitamente fatta ogni necessaria consideratione sopra la risposta alla Libra, et c'è parso tanto necessario che venghi fuori e presto, quanto anco che per ogni rispetto V. S. non vengha fuori a duello direttamente, ma o per mezzo del'istesso Sig.r Guiducci, quando però egli resti persuaso d'astenersi da detti mordaci et aspri, o pure scrivendo lettera con occasion di richiesta d'amico, come le accennai, ancorchè longhissima. Così credo le accennarà l'istesso Sig.r Ciampoli; et il vero affetto nostro et obligo verso V. S. non ci permette sentire altrimente. V. S. m'assicuro che considerarà il tutto molto meglio.
      Quanto al suo passare a Napoli(81), veramente ci pare opportunissimo il tempo quando vi sarà fermo il Vicerè, che anco il Sig.r D. Virginio speriamo si trovarà là e potrà oprar molto in servigio del negotio. Io poi se sto con ansietà di riveder V. S., pol bene imaginarselo, e che lo desidero infinitamente: per ciò non lasci in alcun modo di far questa strada, che le riuscirà anco breve e commoda, et io ce l'aspetto sicuramente. Et con questo di tutto core a V. S. bacio le mani, e le prego da N. S. Dio ogni contento.
     
      Di Acquasparta, li 18 Maggio 1620.
      Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.te
     
     
      Il Sig.r D. Virginio meco affettuosamente le bacia le mani.
     
     
      Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.
     
     
     
      1467.
     
      GIOVANNI CIAMPOLI a [GALILEO in Firenze].


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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