Pagina (60/592)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Roma, 20 marzo 1621.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 141. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo S.re e P.ron mio Col.o
     
      I favori di V. S. han prevenuto la mia pigritia. Havevo determinato darle avviso di me; ma sono su questi principii sopraffatto da tante occupationi, che sono stato necessitato a differire il pagamento di questo debito. Gran novità sono succedute in poco tempo, dopo che son partito di coteste parti: le meste sono state così terribili, che a pena trovo modo a diminuirne l'affanno con le più liete.
      In meno di un mese ho perduto il nostro padrone Ser.mo, i cui favori acquistavano sì nobile riputatione allo stato mio, il S.r Card. Aldobrandino(117), la cui benevolenza e beneficenza era divenuta sicuro refugio di ogni mio bisogno; et ho tremato di non perdere pochi giorni fa il nostro S.r D. Virginio, senza il quale non mi so immaginare alcuna felicità che non mi si faccia avanti con apparenza di miseria. Le flussioni della gola l'havevano stretto in maniera, che il respirare era uno stento di anelito laborioso: pensi poi V. S. che cosa fusse il mangiare e 'l parlare. I medici s'erano perduti d'animo, e noi altri suoi amici e servitori lagrimavamo l'imminente pericolo. Pure sia ringratiato Dio, ch'egli è quasi resucitato, et al presente si trova fuor di pericolo. Ha ricevuto molta consolatione dall'affetto ch'ella gli continua e dall'honore che gli preparano le sue scritture(118).
      In tante avversità non mi è stato poco conforto l'honore conferitomi dal S.r Card.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Card Virginio Dio Card