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      Ben lo dipinse il Boccalino ne' suoi Raguagli pieno di croste e di marcia; ma meglio, quando i reformatori del secolo, fattolo spogliare, volsero far prova di levarli simil piaghe, che trovorno ch'erano penetrate tanto adentro, che bisognava con il rasoio arrivare sino in su l'osso e totalmente distruggerlo; dove conclude per il meglio il lasciarlo stare come da noi è ritrovato. Pure, per quello che s'aspett'alla cognitione delle cose, parmi però non esser fuori di proposito, anzi molto ben fatto, cavarsi d'adosso cotale scabie, benchè non si possa da tutti gl'altri levare; e così penso di far io, havendo l'occasione da me sopr'accenatali di farlo: perchè io poss'insieme dar sodisfattione a quelli che non stimano una scienza se non quanto che ella sii di guadagno, posciachè ciò è uno de' principali argomenti che adducono questi miei Padri per distormi da cotale studio delle matematiche, cioè perchè veggono ch'io non ci habbi sin hora fatto guadagno alcuno di momento. Spererò adunque di poterli, con l'aiuto d'Iddio e di V. S., una volta chiarire anco di questo.
      Desidero per fine sapere per gratia da V. S. che opinione habbi circa quel lume, benchè debole, che quasi di color sanguigno apparisce nella luna ne' suoi ecclissi, perchè m'è occorso di raggionarne, e mi sarà molto grato; dipoi, di sapere se siano apparse le due stelle minori Saturnie, quali dice nelle sue lettere Delle machie solari, che s'ascosero dell'anno 1612(150), perchè non ho istrumento a proposito per poter avertire se vi si veghino o no.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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