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      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 159. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Col.mo
     
      Domenica sera gionse il Sig.r Vincenzo(178) sano e salvo, se ben stracco dalla carrozza(179). Mi diede la lettera di V. S., la quale mi mise il cervello a partito con l'avviso che mi dà, già che era cosa nova et al concetto che io havevo del giovane et anco ai ragionamenti hauti più volte con V. S. Per tanto li ho fatta una lezzione a sodo, e non mancarò ai debiti avvisi e consigli; e spero in Dio benedetto che le cose caminaranno bene. Mostra desiderio di studiare; prattiche non ne haverà, se potrò far tanto, che li possino essere di male essemplo; maestri buoni non li mancheranno: e in somma farò dal canto mio tutto il possibile acciò V. S. resti servito; e Dio me ne dia gratia. Del tutto l'andarò avvisando alla giornata.
      Ho preso un letto a nolo pulito, e il padrone m'ha detto che vole cinque lire al mese a mantenerlo de lenzuola e foderetta: se V. S. ne vol mandare un mattarasso e due para di lenzuola, qua troverò il saccone e panchette, e non si farà questa spesa se non per questo mese; però mi avvisi se lo devo fermare o no. Giudicarei anco bene che V. S. scrivessi due versi a questo Priore, in ringraziarlo della sua cortesia in tenere qui il Sig.r Vincenzo, overo lo faccia nella lettera che scriverà a me con la prima occasione; perchè, se bene a principio di studio io restai col detto Padre di dar due piastre al mese per questo nostro albergo, e di più dirli la messa qua in sua chiesa, tuttavia il Padre è cortese, e merita d'essere conosciuto ancora di simil compimento.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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