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      E quanto al vero o non vero, il Padre Mostro non aderisce nè a Tolomeo nè al Copernico, ma si quieta in un suo modo assai spedito, di mettere angeli che, senza difficoltà o intrico veruno, muovano i corpi celesti così come vanno, e tanto ci deve bastareHo trovato il Sig. Girolamo Mattei(379) molto gentile, e desideroso di havere uno che potesse bene instruirlo in quelle parti delle matematiche le quali principalmente attengono all'arte militare.
      Sopra tutte le cose fin qui accennate avrei da dire a V. E. moltissimi altri particolari, li quali per la loro moltiplicità mi sbigottiscono: basta in universale, che gli amici miei et io concludiamo che restando qui potrei continuamente alla giornata andar più presto avanzando che scapitando, ma che, essendo il negotiar di Roma lunghissimo, et il tempo che mi avanza forse brevissimo, meglio sia che io mi ritiri alla mia quiete e vegga di condurre a fine alcuno de i miei pensieri, per farne poi quel che l'occasione alla giornata ed il consiglio degli amici ed in particolare il comandamento di V. E. mi ordinerà.
      Il Sig. Cesare Marsilii ha vedute le Costituzioni(380), e continua nel desiderio di essere ascritto, e continuerà il negotio col Sig. Fabri(381), et in tanto affettuosissimamente fa riverenza a V. E. Et io, conforme a gli obblighi infiniti che le tengo, riverentemente le bacio le mani, ed insieme alla Eccellentiss. Signora Principessa, augurandole intera felicità.
     
      Di Roma, li 8 di Giugno 1624.
     
     
     
      1638.
     
      URBANO VIII a FERDINANDO II DE' MEDICI, Granduca di Toscana, [in Firenze].


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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