Pagina (278/592)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E questo io miro principalmente in tal artificio, perchè poi la difficultà che V. S. introduce, che gl'occhi variamente si servano de i raggi solari, per ora non fa caso nel cannocchiale, essendo certo che consiste l'arte tutta nella qualità de i vetri, che in un modo o in un altro rompano i raggi: e non ha dubbio che quella virtù stessa dell'occhio meglio valerà nel passaggio più utile de i raggi; e più utile sarà quando o s'uniranno tutti in un ponto, o fuggiranno tutti, chè quella mistura di sferici, che àn tanti concorsi, non può esser se non dannosa. Vero è, come scrissi, che il Ceplero fa più stima della figura iperbolica, e con quella s'ingegna adunar i raggi, come insegna ne i Paralipomini al capitolo 5°, nella(517) prop. 24a e 25a(518); ma io ora vuò cercando solo il pensiero del Porta, il quale declina alla parabola, se ben confesso insieme che egli abbia potuto accennare l'iperbole in quella parola del cap.o 11 trianguli vero obtusianguli, secondo l'opinione degl'antichi, come riferisce Barotio(519), che l'iperbole nascesse dal taglio del cono ottuso: non dimeno non se n'ha altra traccia nel Porta, tanto più che egli adoprò quelle parole in plurale sectionibus illis, quasi che delle tre due potessero servir. Il ponto ora è che V. S. mi favorisca di vedere se il testo del Porta porti questo sentimento, avendo tutti gl'altri stimato che egli parli in aria; di poi, che le piaccia applicar l'animo fuori di quest'autore a veder se potesse riuscire in forma parabolica, o fusse anco iperbolica; perchè, se bene, come V. S. nota dottamente, in picciol spatio è difficil distinguer l'una dall'altra, per le rottondezze molto simili, con tutto ciò spero che l'arte possa arrivare a distinguerle, sicome veggiamo che breve linea toccante un chierchio, benchè per alquanta parte paia unirsi, però si discerne nel lavoro; et è certo che da quel punto, che il Ceplero chiamò ingegnosamente foco, al fondo della parabola non si possono tirar più linee eguali dall'una parte della saetta, e pure nella sferica è necessario.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Ceplero Paralipomini Porta Barotio Porta Porta Ceplero