Pagina (476/592)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La binba è graziosina, ma in fatti non arriva all'Anna Maria, benchè abbia più belle carni d'essa. La Massimiliana si è disposta (dopo considerato il bisogno) pigliarsi il carico di casa, che altrimenti, avendo Mechilde appresso di me, non à potuto negare: so che la Chiara resterà consolata, quale vorrei stessi allegramente, poi che di qua non à causa di pigliarsi affanno, mediante che stiamo tutti bene e con speranza ci siamo per rivedere con allegrezza. A suo tempo desidererei facessi, con parere de' medici, una buona purga, acciò, se possibil fussi, si liberassi da quel suo dolor di testa; attendendo sentire con infinito desiderio che restiate sodisfatto d'essa come de' figliuoli.
      Il S.r Cavallerizzo Maggiore mi dice tener lettere di Roma dal S.r Crivelli, come bisogna far la provvisione per la paga de' maestri di Vincenzo; ma perchè scorgo che li 220 fiorini non potriano supplire al tutto, procurerò che da S. A.za venghino detti maestri sodisfatti. Intanto bisogna pure mandar qual cosa per il tempo decorso. Io mi trovo molto consumato e ò bisogno di respirare, e tanto più che ò pur notabil spesa per la carestia di questi paesi, maggior che mai nel vino, e pur son necessitato a berne. Starò con desiderio attendendo sentire che Vincenzo faccia profitto e che corra la pensione, sì come che Albertino non dimentichi; il quale se doverà fermarsi in lungo costà, li bisognerà il precettore, quale spero non metterà difficultà in venire.
      Qua, come vi dissi, ebbi benignissima audienza(930) da' Serenissimi, che mi è stato di somma consolazione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Anna Maria Massimiliana Mechilde Chiara Cavallerizzo Maggiore Roma Crivelli Vincenzo Vincenzo Albertino Serenissimi