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      97. - Autografa.
     
      Car.mo et Honor.do S.r Frat.lo
     
      Questa gita tengo avviso dalla Chiara, con molta mia consolazione, che del male havete hauto eri libero e fuori d'ogni pericolo, del che Iddio sia sempre laudato. Veggo che, oltra l'orazioni fatte costì per voi, v'eri votato alla Santissima Madonna de l'Oreto, quale disegnate visitare e con voi menarne la Chiara, cosa che sento con infinito gusto. Qua non si è mancato fare (come tutta via si fa) orazione per voi, et insiememente satisfare a Dio al votato costà dalla Chiara.
      L'ordinario passato(939) vi scrissi quello havevo sentito da nostro cognato, e che vivevo con sommo affanno; che se voi (che Dio guardi) fussi mancato, in quanto cordoglio e travaglio saria restata la misera Chiara e tutti noi di qua! E però non parendo a proposito [per] me tornar più in coteste parti, disegnavo, con vostra buona gratia, si facessi tornar qua la famiglia, per non lasciarla costà in pericolo d'esser un giorno malamente trattata; parlo, quando Dio disponessi altro di voi, perchè tengo per fermo averci molti pochissimo bene affetti, e per ciò le mie tanto care creature no[n] vorrei restassino in pericolo. Però non intendo disgustarvi, e se[mp]re sarò pronto ad accomodarmi a quanto piacerà a voi, pe[....] che in quanto alla mia costà tornata poco v'inporterà [....] segua, perchè conosco vi sarei più tosto di qualche molestia [....] alcun sollevamento. Se la Chiara vi sarà grata, resti pure, che il rimanerne io privo d'essa per gradir a voi non mi parrà grave.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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