Pagina (493/592)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Pure mettasi ciascuno in mio piè, considerando al caso mio: e prima, si pensi la spesa che ò fatto da poi che mi parti' di qua, che mi son pure spogliato d'ogni mia sustanzia, patito tanti disagi e scorso innumerabili pericoli nel viaggio con le mie creaturine, e poi, giunto e stato costà un pezzo, in ultimo, dato e anco ricevuto poco gusto. Ma intendetemi che non parlo dalla vostra persona, perchè sempre mi sono chiamato di voi satisfattissimo, tanto in vostra come fuori della vostra presenza; e se io non ò accettato li vostri amorevoli partiti e offerte, penso haver legittime cause e che ciò non mi possa con ragione essere attribuito a mancamento, sì anco se non inclino a ritornar più costà. Ma quello che sopra tutto mi à mosso a scrivervi in quella maniera, fu l'aver considerato, se voi (che Dio guardi) fussi mancato senza aver determinato le cose vostre, hoimè che rovina sarebbe stata la mia, e in che miseria indicibile mi sarei trovato! Prima, haver perso voi; di poi, speso ogni mia sostanzia: la mia povera brigatina, lontana e priva d'ogni aiuto e conforto, come sarebbe stata stranata e scacciata! dove sarebbero andati li 105 S. che vi lasciai contanti! dove li 50 e passa, spesi nella casa di Firenze! E pur che le miserie fussin finite qui, e che non fussi poi convenuto pagar la dozzina di tanti mesi spesati le mie creature, e poi pensar con che aver a far ricondur qu[..] la famiglia! E questo potria essere stato il mio guadagno e aqquisto della mia costà venuta; e se qua e costà haverei dato occasione di far dir di me e farmi beffare, lo lascio considerar a voi(950): e scusatemi se mi vo figurando queste cose, perchè mi pare non inpossibili a poter essermi incontrate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Dio Firenze