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      Mi son risoluto mandare al S.r Cesare il mio libro di geometria(32) acciò, se ben non ho in stampa, veghino il preparamento; ma perchè so che forsi non si troverà in Bologna chi si prenda cura di essaminar tal libro, e finalmente la concluderano ch'io li mandi qualche cosa in astronomia, qualche tavole o effemeridi, e poichè io non ho applicato lo studio in questa parte, distratto da quell'altro genere di materia, desiderarei che V. S. Ecc.ma facesse un puoco di sicurtà per me appresso quei SS.ri con una sua lettera scritta al Regimento, o al capo, o ad un de' principali, che in questo anchora fossero per ricevere quella sodisfattione che loro desiderano, potendosi metter loro in consideratione che se il Magini è tanto stimato in astronomia, egli perciò non s'applicò ad altra parte, come ho fatt'io, non havendo, per dir così, messo il piede nell'immensi campi delle altre parti di matematica. Fra tanto ho revisto Tolomeo e mi vado impossessando anchor di questa parte, e farò in tal maniera che mai V. S. sia molestata per la sicurtà ch'havrà di me fatto appresso quei SS.ri, sì come la prego vogli far quanto prima con favorirmi delle due lettere già scritte, che gli proffesserò eterna gratitudine, e me li terrò perpetuamente obligato.
     
      Di Parma, alli 20 Febraro 1629.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo e Dev.mo Ser.re
      F. Bon.ra Cavalieri.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Col.moIl S.r Galileo Gal.ei
      Fiorenza.
     
     
     
      1933*.
     
      BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
      Roma,. 24 febbraio 1629.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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