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      Travagliosissimo anno è stato il passato per li nostri negotii, per li danni, perdite, longhezze e impedimenti. Spero in Dio benedetto che questo, con i buoni principii che V. S. n'arreca, e molto più con la sua venuta, sia per esser felice. E con ogni più vivo affetto di core bacio a V. S. le mani, come fa il S.r Stelluti nostro, che finisce hora di stampare il suo Persio(163), allegrissimo delle buone nuove di sopra che le ho participate, come anco il P. Antonio Santini, che hieri fu un pezzo meco. Dio N. S. conceda a V. S. ogni maggior contentezza.
     
      Di Roma, li 26 Genn.o 1630.
      Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.teAff.mo et Obblig.mo per ser.la sempre
      Fed.co Cesi Linc.o Princ.e
     
     
     
      1982.
     
      GIOVANFRANCESCO BUONAMICI a [GALILEO in Firenze].
      Madrid, 1° febbraio 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 122-123. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.or mio Oss.mo
     
      Alla cortesissima di V. S. de' 19 di Novembre(164) darò breve risposta, riserbandomi a sodisfare al suo desiderio circa li quesiti fattimi con più agio et più fondate relationi di quelle che la mia corta notitia di queste materie potrebbe hora darli.
      In proposito dell'occhiale o telescopio di V. S., essendone stati visti dal Re alcuni che qui si andavano vendendo, il S.or Esaù del Borgo, che stima sommamente la sua virtù et scienza, desiderò farne vedere uno a S. M.tà di più perfettione che non erano quelli; et questa fu la cagione perchè io scrissi al S.r Carlo(165) mio suocero in quella forma apunto che volse il S.r Esaù: il quale poi è venuto costì et si vedrà con V. S., et sarà bene che ella li mostri il modo di maneggiar l'instrumento, perchè io già ho fatto sapere a S. M.tà, con una memoria in scritto, che detti instrumenti si stanno lavorando, et li aspetta con desiderio; et ho preso occasione di dire a S. M.tà che V. S. tiene l'inventione di graduar la longitudine dell'universo, et che la propose in tempo del Re suo padre: et questo l'ho fatto perchè tale inventione si cerca et procura hora gagliardamente, et sono prefissi premii grandissimi al trovatore.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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