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      Desidero di sapere se V. S. sta bene, e per ciò mando costì, con occasione anco di mandarle un poca di acqua della Madre S.r Orsola di Pistoia(350). Io l'ho ottenuta per grazia, già che, per haver proibizione le monache di darne, chi ne ha la tiene come reliquia. Prego V. S. che la pigli con gran fede e devozione, come preservativo efficacissimo mandatoci da Nostro Signore, il quale si serve di soggetti debolissimi per dimostrar maggiormente la sua grandezza e potenza; sì come apparisce di presente in questa benedetta Madre, che, di una povera servigiale che era e senza saper pur anco leggere, si è ridotta a governar il suo monastero tanti anni e ridurlo così ordinato quanto è adesso. Io tengo 4 o 5 lettere di suo et altri scritti [....] molto profitto, et ho altre relazioni di lei da persone degne di fede, che danno manifesto indizio della sua gran perfezione e bontà. Prego V. S. per tanto ad haver fede in questo rimedio, perchè se tanta ne dimostra nell'orazioni mie, che sono così miserabile, molto maggiormente può haverla ad un'anima tanto santa, assicurandola che per i suoi meriti scamperà ogni pericolo. Con che a lei affettuosamente mi raccomando, e sto con ansietà di saper nuove di lei.
     
      Li 8 di 9mbre 1630.
     
      Sua Fig.la Aff.maSuor M. Celeste.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre
      Il Sig.r Galileo Galilei, aBello Sguardo.
     
     
     
      2080*.
     
      ANDREA CIOLI ad ESAÙ DEL BORGO [in Madrid].
      [Firenze], 8 novembre 1630.
     
      Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4962 (non cartolata). - Minuta non autografa.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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