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      Et il dire che sempre che gl'impedimenti sieno per tutto uniformi, in ogni modo i mobili si muoveranno con la medesima proporzione, ma bene con tanto meno velocità quanta gli sarà levata da detti impedimenti, reputo che sia falso, come mi sforzerò di dimostrare. Perciò domando se una palla, v. g., descendente per la perpendicolare, troverrà meno impedimenti che quella che descenderà per una tavola o altra superficie inclinata. Son sicuro che mi sarà risposto di sì, perchè quella che descende per la perpendicolare non trova altro impedimento che l'aria ambiente, dove l'altra troverrà non solamente l'istesso, ma di più quelli che li può arrecare l'imperfezione del piano per il quale à da scorrere, e della palla tangente forse in più punti, o simili cose. Adunque, dirò io, quando arriveranno al'orizzonte, la velocità di quella per la perpendicolare sarà maggiore di quella per la superficie inclinata. Nel 2° luogo domando se (supposto anche che gl'impedimenti sieno per tutto i medesimi) l'essere il viaggio maggiore o minore importi niente, e se quella che farà il viaggio maggiore troverrà maggiore numero d'impedimenti di quello farà quella per il minore. Penso che anche a questo mi sarà risposto di sì. Adunque se ci immagineremo diversi piani, che da un medesimo punto vadino al medesimo orizzonte, le velocità de' mobili descendenti per essi nel punto del orizzonte saranno minori di quella per la perpendicolare, e quelle per i piani più inclinati saranno sempre maggiori che quelle per i meno inclinati, per essere in quelli il viaggio più corto che in questi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604