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      Da S.ta Maria a Campoli, 19 Marzo 1630(466).
      Di V. S. molto Ill. et Ecc.maDevotiss.mo e Oblig.mo Se.re
      Alessandro Ninci.
     
     
     
      2128*.
     
      ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
      [Firenze,] 21 marzo 1631.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 24. - Minuta, non autografa.
     
      .... Ha sentito l'A. S. quel che V. E. haveva disegnato di fare nell'interesse del S.r Galilei(467), et desidera che resti in tutti i modi consolato, perchè lo merita, et confida grandemente l'A. S. nel Padre Maestro del Sacro Palazzo....
     
     
     
      2129*.
     
      RAFFAELLO STACCOLI a GALILEO [in Bellosguardo].
      Firenze, 26 marzo 1631.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 236. - Autografa.
     
      Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
     
      S. A. dice che V. S. si pigli briga di sentire questo suplicante(468) nel negotio che propone, per potere poi discorrervi sopra. Et io ricordandomeli servitore, le bacio le mani.
     
      Di Pitti, 26 Marzo 1631.
      Di V. S. molto Ill.reAff.mo Serv.re
      Raffaelle Staccoli.
     
      Fuori: Al molto Ill. S.r mio Oss.
      Il S.r Galileo Galilei.
      In sua mano.
     
     
     
      2130**.
     
      GISMONDO COCCAPANI a FERDINANDO II, Granduca di Toscana, [in Firenze].
      [Firenze, marzo 1631].
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., Contemporanei, Vol. IX, car. 3. - Copia di mano dello stesso GISMONDO COCCAPANI, in calce alla quale egli scrisse: "Data al pulito all'Auditore Ostaccoli, et egli l'à letta al Gran Duca e di suo ordine fatta sotto scrivere al S.r Andrea Cioli, segretario maggiore, così:
     
      Fer.
      L'Auditore delle Riformagioni informi.
      An.a Cioli.
      E' 9 di Aprile 1631".
     
      Ser.mo Gran Duca,
     
      Gismondo Coccapani, havendo di già(469) proposto a V. A. S. il negotio di metter Arno in canale con facilità e pocha spesa, et esendogli stato comandato che di ciò ne facci memoriale per informatione, per obbedire a quanto gl'è stato imposto, avanti che publichi tale inventione suplica V. A. S. concedergli privilegio che solamente dal sudetto suplicante, e non d'alcuno altro, possi per l'avenire essere messa in opera tale inventione; et acciochè non sia d'alcuno altro impedita e alterata, però tutti i nuovi lavori e ripari da farsi nel detto fiume d'Arno non si possino, in esso nè in altri fiumi de' sua felicissimi Stati, fare senza saputa di S. A. S. et di consenso del sudetto suplicante, il quale di detto fiume sia principale architteto, il quale in suo luogho possi sostituire e nominare chi gli parrà habile a tale impresa.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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