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      Di Roma, li 16 Aprile 1631.
      Di V. S. molto Ill.reServ.re Devot.mo
      Gio. Batta Arisio.
     
     
     
      2149*.
     
      ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
      [Firenze,] 17 aprile 1631.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 35. - Minuta, non autografa.
     
      .... Del S.re Galileo io non starò a replicarle altro, havendo già V. E. potuto vedere quanto prema a S. A. la buona et presta speditione del suo negotio.
      .... Et a V. E. bacio con tutto l'animo le mani et faccio reverenza alla S.ra Ambasciatrice, la quale saprà che in questo punto la S.ra madre di V. E. mi ha rimandato quell'occhiale(500), con dire che non vuole questa briga et che la renunzia a me: et però io aspetterò che la S.ra Ambasciatrice mi comandi sopra di ciò quel che io habbia da fare.
     
     
     
      2150.
     
      BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 19 aprile 1631.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P, I, T. IX, car. 247. - Autografa. Sul di fuori, accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: C. D. Ben.to: di che cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, c, 2).
     
      Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
     
      Ho parlato con il Rev.mo Padre Maestro per l'interesse di V. S., dal quale ho hauto bonissime parole, e che desidera servirla. In ristretto, vorrebbe il libro nelle mani, e promette che assolutamente lo licenziarà.
      Quanto al P. Morandi, è morto quando si disse, tre o quattro mesi sono, e sepolto in S.ta Prassede; e quell'Irlandese(501) che fa mirabilia con le artigliarie, deve havere fatto ancora il mirabile di fare vivo il morto.
      Quanto all'interesse della pensione dell'Arisio(502), ho le bolle nelle mani, e il Sig.r Arisio mi darà prontamente la rata di 30 scudi romani ogni volta che io voglio, quali serviranno per pagare la spedizione delle bolle, nelle quali V. S. ha hauta la grazia da N. S. dell'annata solita a pagarsi, e solo si pagano gli officii di cancelleria e segreteria e il spedizionero; e così questa settimana che viene haverò quelle di Pisa(503). Ma è necessario che V. S. prenda la prima tonsura, perchè così è espresso nelle bolle e non si può fare altrimenti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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