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      Se V. S. verrà a Roma, come è desiderata da tutti e in particolare dal nostro Mons.r Ciampoli, vedrà che non ho speso malamente il tempo, e ne haverà gusto.
      Nel resto, mentre la Corte si è trattenuta in Urbino, fui pregato da una mano di gentilhuomini di garbo e litterati di spiegarli i principii della geometria, come feci con mia particolare consolazione, perchè m'incontrai in ingegni non dozzinali, ma in particolare in quattro di quelli buoni, con i quali spesso si fece honoratissima ricordanza del gran merito di V. S.: e mi creda che sono restati stupefatti, e tanto più quanto che prima erano aversissimi al nome di lei et alle cose sue, delle quali o non sapevano niente affatto, o le havevano apprese storpiate bene; ma hora sono acconci in altro modo, e intendo che studiano alla gagliarda. Nel resto sto benissimo e di gambe e di orina, e ne darà la nova di questa continovata sanità al Sig.r Aggionti. Prendo tabacco a tutta passata, e non mi piglio fastidio di cosa alcuna.
      Quanto alla Rosa Orsina(606), ne viddi già in Roma qualche cosetta, ma mi parve, come veramente è, tanto puzzolente, che non ne voglio veder più; e pur troppo restai stomaccato della bestialità e della rabbia avvelenata dell'autore, degno di essere corretto con altro che con inchiostro. Crederei che fosse bene che qualche amico di V. S. mandasse al Padre Generale de' Gesuiti una lettera in stampa, come quella del Sig.r M. Guiducci(607), nella quale si essortasse il detto Padre a non permettere che eschino fuori simili sciaguratagini, una delle quali sola è atta a infamare il nome di tutti quei RR.di Credami però, che havendo io parlato in Roma con diversi che hanno fiutata(608) questa Rosa, tutti ne restano stomacatissimi; e in particolare un giorno si fece un longo e giusto discorso sopra quello che è posto nel principio dell'opera, dove si vede una profondissima superbia dell'autore nel spazzare spropositatissimamente la familiarità e fratellanza che teneva con Principi etc.: stante la quale gonfiatissima ambitione non è da far meraviglia se così arrabbiatamente, fuori di ogni ragione, si è rivoltato contro V. S., dalla quale forsi pretendeva erezzioni di tempii e di altari e incensi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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