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      Il tremolare del raggio et la indistincione del'ombra non è picolo punto; e pure stimo meglio simili instrumenti grandi che picioli: e converami ancor fare rifare il pavimento in alconi luoghi. Le mie occupationi nelle cure domestiche mi vietano al presente lo aplicarve l'animo; quindi ancor è che io non posso seguitare la prencipiata diceria, che li mandai(623), come per altre ragioni non ho ancor hautto fortuna di poterli mandare il disegno del globo, come vorei, materialmente migliorato. Le facio, per non tediarla più, riverentia.
     
      Di Bologna, adì 11 di Otobre 1631.
     
      Aff.mo Se.r Vero
      Cesare Marsili L.
     
     
     
      2212**.
     
      GISMONDO COCCAPANI a GALILEO [in Bellosguardo].
      Firenze, 16 ottobre 1631.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal. Contemporanei, Vol. IX, car. 13. - Copia di mano dello stesso GISMONDO COCCAPANI, il quale in capo ad essa scrisse: "Copia di una lettera scritta al S.r Galieo Galiei adì 16 di 8bre 1631".
     
      Ecc.mo Sig.r mio,
     
      Fo sapere a V. S. Ecc.ma come il S.r Proveditore della Parte no si risolve per ancora di darmi quelli aiuti che mi bisogniano per levare la pianta e livello di Arno, per potere fare il modello per mostrar sensibilmente la verità della mia prima inventione, sino a che non è dichiarato e' dubbi che à, insieme con i SSig.ri di Consulta, sopra la scrittura di V. S. data al S.r Auditore Raffaello Ostaccoli(624). Perciò pregho V. S. Ecc.ma a compiacersi di favorire questo negotio di dichiararli, acciò sia conosciuto la verità del suo parere, nel quale consiste l'approvatione e fine di questo negotio.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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