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      Tengo la sua amorevolissima de' 3 del corrente, e nel vero tanto più grata, quanto che ha portato con seco sì opportuno soccorso(645), e, quel che più vale, la promessa cortese di voler essere et in vita et in morte ricordevole di questa sua povera casa. Quando io lessi queste parole alla sua Sig.ra cognata(646), proroppe in sì gran copia di lagrime et in tanti affettuosi ringratiamenti, che io non basto a rappresentarglieli.
      Hora intorno a quello che V. S. molto I. et Ecc.ma desidera di sapere, gli dico che il primogenito de' figliuoli si ritruova in Polonia, come pur parmi havergli significato per l'altra mia(647); il peso degl'altri è tutto sopra le spalle della povera vedova, a la quale da questa Ser.ma A. non sono stati assignati che cento di questi fiorini, che rispondono quasi in tutto a' 50 scudi mandatigli di cotesta moneta: e così puol considerare che al numero d'otto bocche non sono altro, in questo paese massimamente, che un'insalata. E perchè in tale stato bisogna che vivino come possono, a questi giorni Alberto (di cui ho havuta sempre ed ho speranza grandissima) cadde malato per una febbre che l'assalì; ma hora, Dio gratia, se n'è liberato, e va attorno. Io poi dell'ottima inclinatione e risolutione che V. S. molto I. et Ecc.ma mostra verso questi poverini et innocenti figliuoli, non dirò altro se non che, oltre la gran lode che n'acquisterà qua in terra, si fabricarà anco una pretiosa corona per portarsela in Cielo; nè io son mai per mancare d'impiegar quel medesimo amore a pro di questa famiglia tanto meritevole, che io portai sempre a la buona memoria del Sig.r Michelagnolo, mio caro e fidelissimo amico, e ne sia certa.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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