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      La supplico me dechiarisca una difficoltà che ho sopra la diversità del'horizonte della terra nel'orbe magno con il vero horizonte; la qual trovo minuti 15 et secondi 55 in circa, mettendo il diametro del'orbe magno 1208 semidiametri della terra et la distanza delle fisse 2160 semidiametri del'orbe magno, che sono 2610488 semidiametri della terra, et altri 15 minuti, 55 secondi, del'altra parte, che saranno minuti 31 et secondi 50 di differenza del'hemispherio visto dal non visto: cioè, verso il punto della mesa notte si vederà manco, perchè il piano del'horizonte tocca solamente l'orbe magno, anzi la superficie della terra, talmente che tutto l'orbe magno resti sotto (intendo della parte del centro o del sole) col semidiametro della terra, et a meso dì si vederà più, perchè l'istesso piano del'horizonte tocca la superficie della terra, lasciando tutto l'orbe magno visto, manco il semidiametro della terra; nel levar et tramontar tagliarà quasi meso l'orbe magno, et passerà per il centro del sole o del mondo, eccetto l'istesso semidiametro della terra, che è niente. Non so si dico qualche estraproposito. Si è così, et che le apparenze lo mostrino, sarebbe un forte argomento per probar il sito et il moto della terra.
      Un'altra: che faciendo mover il sole, è bisogno che se movi per spirali attorno la sphera; ma la terra nel suo moto diurno descrive sempre l'istesso circolo, il piano del quale taglia ad angoli istessi il piano del'eclyttica: et questo è quello che mi è parso il più difficile, non potendo mostrarse chiaramente in figura che la terra havendo sempre il suo asse parallelo a sè stesso, facia la diversità di giorni.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485