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      Mostrai di conoscer la qualità del favore, e ne resi grazie humilmente a S. B.ne; e poi la supplicai di dar ordine della spedittione, perchè, come tanto vecchio et anche mal sano, potesse quanto prima ridursi in patria. Mi replicò che le cose del S.to Offizio procedevano ordinariamente con qualche lunghezza, et di non saper veramente se si fusse possuto sperarne così presto spedittione, perchè tuttavia s'andava fabbricando il processo, il qual non era per ancora finito. Poi passò a dirmi ch'in somma era stato mal consigliato a dar fuori queste sue opinioni, e che era stata una certa Ciampolata così fatta, perchè se bene si dichiara di voler trattar hipotheticamente del moto della terra, che nondimeno, in referirne gli argumenti, ne parlava e ne discorreva poi assertivamente e concludentemente, et ch'anche haveva contravenuto all'ordine datoli nel 1616 dal S.r Card.l Bellarminio, d'ordine della Congregazione dell'Indice(84). Io replicai in difesa di lui tutto quel che mi sovvenne havermi egli espresso e significato in questi et altri propositi; ma come la materia è gelosa e fastidiosa, e S. S.tà ha fatta impressione che la dottrina del S.r Galileo sia cattiva e che egli anche la creda, v'è da fare; e quand'anche qui restassero appagati delle sue risposte, non vorranno apparir d'haver nè meno fatta una carriera, doppo una apparenza così pubblica d'haverlo fatto venir a Roma.
      Lo raccomandai efficacemente alla protettione del S.r Card.l Barberino(85) tanto più volentieri, quanto che mi parve di trovar S. S.tà manco esasperata del solito; e S. Em.za rispose che le voleva bene e lo stimava per huomo singulare, ma che questa materia è assai delicata, potendosi introdurre qualche dogma fantastico nel mondo e particolarmente in Firenze, dov'io sapevo che gl'ingegni erano assai sottili e curiosi, massime che egli referisce molto più validamente quel che fa per la parte del moto della terra che quel che si può addurre per l'altra: et ben ch'io dicesse che la qualità del negozio forse portava così, et che egli non vi haveva colpa all'hora, mi rispose ch'io sapevo pure che egli metteva raramente in carta, e sapeva esprimere esquisitamente, e maravigliosamente ancora persuadere, quel che voleva.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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