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      E questa mattina havendone anche parlato a S. B.ne, doppo i dovuti rendimenti di gratie della participatione anticipata di che ha voluto favorirmi, s'è doluta la S.tà S. che sia entrato in questa materia, la quale da lei è stimata gravissima tuttavia e di consequenza grande per la religione. Egli nondimeno pretende di difender molto bene le sue opinioni; ma io l'ho esortato, a fine di finirla più presto, di non si curare di sostenerle, e di sottomettersi a quel che vegga che possin desiderare ch'egli creda o tenga in quel particolare della mobilità della terra. Egli se n'è estremamente afflitto; e quanto a me l'ho visto da hieri in qua così calato, ch'io dubito grandemente della sua vita. Si procura che possa tenervi un servitore et havervi altre comodità, nè si manca da tutti noi di consolarlo e d'aiutarlo con gl'amici e con chi interviene a queste deliberationi, perchè veramente merita ogni bene, e tutta questa casa, che l'ama estremamente, ne sente una pena indicibile.
      A' SS.ri Cardinali della Sac. Congregatione presenterò le lettere inviatemi(168); e come ho supplicato S. S.tà et il S.r Cardinale della presta e favorita speditione, così passerò anche con loro i medesimi offitii. Et a V. S. Ill.ma bacio le mani.
     
      Di Roma, li 9 di Aprile 1633.
      Di V. S. Ill.maS.r Balì Cioli.
      Obl.mo Ser.reFranc.o Niccolini.
     
     
     
      2462.
     
      ASCANIO PICCOLOMINI a [GALILEO in Roma].
      Siena, 10 aprile 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 146. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
     
      Dalla di V. S. del 26 di Marzo, la quale è tardata più del dovere a capitarmi, ho ricevuto un straordinario contento, di vedere che non riesce vano il giuditio ch'io havevo fatto de' suoi travagli; e sebene io li vorrei a quest'hora haver veduti gionti al suo fine, potriansi dare per benissimo spesi quando terminassero con manifestare quella sincerità e quell'innocenza che è nell'animo suo: e benchè la candidezza della causa ampiamente lo prometta, piaccia nondimeno a Dio che quei cavilli che non l'han potuto offendere, non allunghino la speditione.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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