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      Et ricordo a V. S. che hora è il miglior tempo che possa essere, per comprare case a Fiorenza.
      Se potrò questa sera provedere una scatoletta da mettervi i vetri dell'occhiale di S. A.(384), li manderò con questa. Ma hoggi è festa, come fu, hieri et hier l'altro.
      Dissi ad Alessandro(385) del zafferano et delle calzette, ma io non so già se egli le habbia recuperate dalla dogana.
      Il S.r Mario Guiducci è da me veduto di rado, et non so quando potrò leggergli il primo capitolo della sudetta lettera di V. S., come l'ho fatto vedere a Suor Maria Celeste.
      Di grazia, in qualche modo vegga che quel Norcino habbia il servizio(386), ancorchè sia assente, perchè questo suo amico o parente vi preme fuor di modo et noi gli siamo straordinariamente obligati, perchè nella cura di Mess. Benedetto egli non si può portar meglio.
      Hieri in Fiorenza havemmo 2 morti et 2 feriti di contagio; hoggi non so come le cose vadino. Tutti di casa baciamo le mani a V. S.; et la più vecchia delle 2 aggiunte lettere di Suor Maria Celeste non arrivò a tempo l'altra volta.
     
      Di Fiorenza, 26 Luglio 1633.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
      Geri Bocchineri.
     
     
     
      2604.
     
      GALILEO a [GERI BOCCHINERI in Firenze].
      Siena, 28 luglio 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 95. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Col.mo
     
      Stretto dalla brevità del tempo, detti solamente avviso a V. S. della ricevuta della sua delli 26(387). La rilessi poi più posatamente, et insieme una che mi mandò di Suor Maria Celeste(388), la quale pur mi scrive nel medesimo proposito della casa, esortandomi (ma superfluamente) a dare a V. S. ogni sodisfazione(389); e perchè l'ho sempre conosciuta non men savia e prudente che affezionata a suo fratello et a tutti i suoi parenti, gli [scri]vo nell'alligata che V. S. sarà da lei, e che io, per venire alle brevissime e per [mo]strare quanto io desideri(390) di compiacerle, lascierò che determinino fra di loro quello che gli parrà che io faccia in esecuzione di ogni lor gusto, il quale ha sempre da me a essere anteposto a tutti gl'altri interessi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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