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      Se il S.r Aggiunti, quale pure io veddi hieri, mi pagherà alcun denaro(446), V. S. lo saprà. Alessandro(447) ricevette il zafferano et le calzette, et ringrazia V. S. della briga havutavi.
      Di sanità noi seguitiamo di star bene. Martedì mattina andrò di nuovo a visitare le Monache di S. Matteo. Bacio le mani a V. S., a nome ancora degli altri miei.
     
      Di Fiorenza, 13 Agosto 1633.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
      Geri Bocchineri.
     
     
     
      2635*.
     
      MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Siena.
      Arcetri, 13 agosto 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 219. - Autografa.
     
      Amatiss.mo Sig.r Padre,
     
      Se le mie lettere (come ella mi dice in una sua) gli sono rese spesse volte in coppia, et io gli dico, per non replicar il medesimo, che questa ultima volta le sue sono venute come i frati zoccolanti, non solamente accoppiate, ma con gran strepito, facendo in me una commozione più che ordinaria di gusto e contento, che ho preso in sentire che la supplica che per Vincenzio e per il Sig.r Geri ho presentata a V. S.(448), o raccomandata per dir meglio, sia da lei stata segnata con tanta prontezza e con più larghezza di quella che io domandavo: e da questo fo conseguenza che non sia altrimenti, con la mia importunità, restata disturbata la sua quiete, ch'è quello che mi premeva; e per questo mi allegro e la ringrazio.
      Quanto al suo ritorno, Dio sa quanto io lo desidero; non dimeno, quando V. S. potessi penetrare che, partendosi di cotesta città, gli convenissi per qualche tempo fermarsi in luogo, se ben vicino, fuori di casa sua(449), crederei che fossi meglio per la sua sanità e per la sua reputazione il trattenersi qualche settimana d'avantaggio dove di presente si ritrova, in un paradiso di delizie, principalmente mediante la dolcissima conversazione di cotesto Ill.mo Mons.r Arcivescovo, e poter poi a dirittura venirsene al suo tugurio, il quale veramente si lamenta di questa sua lunga assenzia; e particolarmente le botti, le quali, invidiando le lodi che V. S. dà a i vini di cotesti paesi, per vendetta una di loro ha guastato il vino, o pure il vino ha cercato di guastar lei, come già gl'ho avvisato; e l'altra havrebbe fatto il simile, se non fossi stata prevenuta dall'accortezza e diligenza del Sig.r Rondinelli, il quale, conoscendo il male, ha procurato il rimedio, consigliando et operando acciò il vino si venda, come si è fatto per mezzo di Mattio bottegaio, ad un oste.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





Aggiunti Monache S. Matteo Fiorenza Agosto Parente Bocchineri Siena Padre Vincenzio Geri Dio Mons Arcivescovo Rondinelli Mattio