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      Per quanto appartiene a me medesimo, posso dire che la gentilissima conversazione di questo mio cortesissimo ospite mi solleva notabilmente, e l'occupazione che Dio mi dà intorno a varie contemplazioni mi divertisce assai la mente; e sopra tutti i conforti, il creder che V. S. e gli altri amici e padroni cari mi continuino la lor grazia mi rende men grave ogni mia afflizione.
     
     
     
      2722*.
     
      NICCOLÒ FABRI DI PEIRESC a PIETRO GASSENDI in Digne.
      Aix, 27 settembre 1633.
     
      Bibl. Nazionale in Parigi. Fonds français, n.° 12772, Lettres de Peiresc à Gassendi, car. 91. - Autografa la firma.
     
      .... Je ne sçay si vous n'estiez point encore icy lors que je receuz un petit livre in 4°, imprimé à Pise contre le pauvre Galilée, d'un Claudius Berigardus(580), qui estoit demeuré confondu depuis son arrivée jusques à cette heure. Si vous trouvez bon, je vous l'envoyeray, m'imaginant tousjours que vous l'ayez veu, car sans cela je le vous envoyerois tout à ceste heure; bien que je ne pense pas que vous y trouviez grand goust, car je n'ay pas eu la patience d'en lisre grand chose....
     
     
     
      2723*.
     
      TIBERIO SINIBALDI ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
      Pisa, 27 settembre 1633.
     
      Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 76) [Edizione Nazionale].
     
     
     
      2724.
     
      VINCENZIO GALILEI a [GALILEO in Siena].
      Poppi, 28 settembre 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 307. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re Sig.r Padre Oss.mo
     
      Dal Sig.r Geri mio cognato, che è stato qua da me quattro giorni, mi è stata resa la gratissima sua del dì 4 stante, dalla quale ho riceuto consolazione grandissima, venendomi da lei confermato quello che mi veniva rappresentato dal detto Sig.r Geri e che mi figuravo dentro di me, cioè che la malvagità de' suoi persecutori sia scoperta e nota a tutti, onde ritorna in loro il disonore che con tanta malignità li procuravano; e sto con ansietà di sentir da lei a bocca tutto il negozio come sia passato, che doverà esser in breve, sperando io che quanto prima ella deva ritornare a casa sua.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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