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      Consegnai a Geppo la corona e i calcetti per la sua cugina.
      Il Sig.r Giovanni Ronconi, il quale vien qui molto spesso per visitar 5 ammalate che haviamo tenute un pezzo, e tutte con la febbre, mi disse l'altro giorno che non credeva che io havessi mai fatte a V. S. sue raccomandazioni; et io gli risposi che pur le havevo fatte, e così ho in fantasia che sia stato al meno una volta. È ben vero che sono stata balorda in non rendergliele mai da parte di V. S., onde la prego a farmi grazia di supplire a questo mio mancamento con scrivergli due versi e mandarmeli, che potrò io inviarglieli, già che ho ogni giorno occasione di tenerlo ragguagliato di queste ammalate; e certo che egli non c'è mai stato una volta, che non mi habbia domandato di V. S. e mostrato gran passione de i suoi travagli.
      Haverei voluto poter indovinar il bisogno di V. S. quanto a i danari, per haverglieli potuti mandare; credo però che a quest'hora gli saranno pervenuti quelli che gli manda il Sig.r Alessandro(585), per quanto ho compreso da una lettera che V. S. gli scrive et egli mi ha mandata in cambio di quella che anco a me si perveniva questa settimana, che forse V. S. non mi ha mandata per vendicarsi che non ho scritto a lei: ma ha sentito la causa; et hora gli dico a Dio e do la buona notte, della quale è appunto passata la metà.
     
      Di S. Matteo in Arcetri, il p.mo di 8bre 1633.
     
      Sua Fig.la Aff.maSuor M.a Celeste.
     
      Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
      Siena.
     
     
     
      2731*.
     
      MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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