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      Tutti questi Signori di casa, come l'altri servitori, rendono infinite gratie a V. S. Ecc.ma della cortesissima memoria che si degna tener di loro, sì come sopra ogni altro faccio io per l'honor che ricevo tal hora de le sue lettere. E basciandole in tanto humilmente le mani, resto pregandoli dal Cielo ogni vero bene.
     
      Di Siena, li 18 Febr.o 1633(127).
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSe.re Humili.mo
      Gio. Vannuccini.
     
     
     
      2886.
     
      GERI BOCCHINERI a GIO. BATTISTA VERNACCI [in Firenze].
      Firenze, 18 febbraio 1634.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 83. - Autografa. Sul di fuori, accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: S. Geri al Vernacci.
     
      S.r mio,
     
      Il S.r Galileo vorrebbe poter levare a 2 et a 4 fiaschi per volta, hor bianco, hor rosso, li cinque barili di vino che S. A. gli dona, perchè così non se gli svanirà nella botte: egli prega però V. S. di darne l'ordine in cantina, con fargli consegnare la poliza di credito. Et poichè S. A. gli ha fatta la grazia con tanta benignità, non può se non haver caro l'A. S. che il vino se gli conservi buono sino al fine, come seguirà in questo modo; tanto più che il S.r Mar.se Coppoli(128) mi disse che V. S. haveva havuto ordine da S. A. di sodisfare al gusto del S.r Galileo di quella qualità di vino che più gli fusse piaciuto, et se mal non mi ricordo V. S. medesima me lo confessò. Il suo gusto in somma sarebbe questo.
      Se ella mi manderà questa poliza, io gliela invierò. Et le bacio le mani.
     
      Di Seg.ria, 18 Feb.o 1634.
      Di V. S. molto Ill.reAff.mo Ser.re


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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