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      Ecce vero quam feliciter lusoriam phrasin cambiar le carte in mano(196) assecutus es? quam ego sine tuo indicio nunquam intellexissem. Quid multis opus? Tu is Berneggerus es, qui tibi sufficis ipse, non indigus cuiusquam Schickardi. Unicum tamen, si in authentico ipso mutare fas esset, cuperem: schemata significantius pingi, verb. gr., fol. 6 solidas lineas, ut ex umbrarum ratione appareat evidentius trina dimensio, quae in plano monogrammate intelligitur difficulter(197). Imo haec potius dico, ne nihil dixisse aut non legisse videar. Quod vero tu quereris, variis te occupationibus toties in diversum trahi, hoc idem evenit mihi quoque crebrius quam vellem, et nunc quoque, ut et hac de causa sim brevior. Vale feliciter, Vir Clarissime.
     
      Tubing., d. 3 Martii(198), an. 1634.
     
     
     
      2905**.
     
      GIO. GIACOMO BOUCHARD a GALILEO [in Arcetri].
      Roma, 18 marzo 1634.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 59. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re Sig.re e Pad.ne Oss.mo
     
      Saranno tre mesi che mi fu ricapitato dal libraro del Sole di Roma un piego di V. S., dove erano inchiuse due lettere: l'una, per il S.r G. Camillo Gloriosi, la quale gli mandai subbito; et l'altra era risposta a quella ch'io le scrissi alli 15 d'Ottobre(199) per via del S.r S.to Amante(200): il quale mi rallegro sia stato di gusto a V. S., assicurandola che detto Signore altresì sia restato soprapreso dalla sua cortesia et dall'eccellenti parti del suo divino ingegno. Ma mi è sopra modo rincresciuto che la libertà le sia stata levata insino al parlare: lògos gar estin lypes phàrmakon mònos ancora ch'io m'imagini che la lo potesse fare con ogni sicurezza con quelli li quali professano d'essere galantihuomini et di più servitori suoi particolari; delli quali voglio che la sappi che mi preggio d'essere anch'io, et la supplico di voler come tale trattarme hora mai con più libertà. E confidandomi di potere ottenere questa gratia dalla sua generosità et gentilezza, la supplico che mi voglia tanto favorire che d'avvisarme del modo ch'io potria tenere per comperare uno o duoi di suoi ultimi Dialoghi et farli venire qua sicuri; ma sopra tutto desiderarei che fusse per via occulta, che non si potesse poi sapere.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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