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      Non me ne seppe dir parola più che se fosse stato muto, ma confessò ingenuamente che di matthematiche non intende nulla, il che disse haver più volte protestato. Al che io pur replicai, e come adunque voleva confutar un libro che ha le sue demostrationi in quelle scientie? L'altro punto fu sopra il moto della terra, nel quale egli non intende che il moto diurno et il moto annuo siano del sol corpo della terra, ma ha in fantasia che per questi due moti siano necessarii due globi sodi e reali, coll'incontrarsi de' quali si faccia il moto che alteri il flusso e reflusso, come fa l'urto nella barca. Finissimo ridendo e piacevolmente: solo li dissi che con un virtuoso qual è V. S., che ha portate speculationi così singolari et inaudite intorno al moto, oltre tante cose nove osservate nel cielo, mi pareva che i Peripatetici dovessero usar quella maggior creanza che fosse possibile. Mi lasciai anco cader, che credevo per le littere ricevute che V. S. fosse per honorarlo di qualche apostilleta al suo libro, di manierache ho fatto l'apertura, che se V. S. me le farà capitare, potrò farle vedere non solo a i suoi, ma anco a lui medesmo. Ma se le altre appostille sono simili alla 75 mandatami(216), il mio parer è di non lasciar perire gemme così preciose, ma al tutto volerle stampare; di che io haverò il carico, e pensaremo poi chi farne auttore. Mi son tutto consolato in veder in quella appostilla V. S. con l'istessa vivezza e placidezza che era già 25 anni: un'eccellente virtù in fatti mostra il suo lustro sempre, et il savio e temperato cervello conserva la sua tranquillità in qualonque turbulenza.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





Peripatetici