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      E queste diversità rendono imperfetta l'arte. E per queste ragioni si dice che una sphaera di rame non toca il piano in un punto, perchè si è rame è tutto poroso, come altrove ha probato; donche non tocherà in un punto. Si il piano è sotto, il peso imprime; si s'accosta, si dà botta: e poi, dove si trovano quelli ferri, torni e tornitori, che tornino la sphera e spianino il piano con quella essatessa? Et questi accidenti et imperfettioni sono inseparabili dal'arte et da artista e dalla materia, talmente che quando se dice una cosa materiale e artificiale, s'intende non havere quella perfetta forma imaginata: e quello che si dice della sphera s'intende d'ogni figura o corpo, regolare o irregolare, del quale la forma si dà determinata e non fatta a caso; et mai l'arte arriverà a formare essattamente quello che lo spirito s'imagina: e non so si la causa per la quale la natura non fa mai due cose simili(711), sia per la maraviglia o per la difficoltà. E non vale dire: Donche quello non sarà sphera; perchè quando si dice sphera aenea o materiale, s'intende una sphera di quella materia, la quale s'accosti il più che è possibile alla sphera ideale o perfetta; overo sarebbe bisogno rifformare il modo di parlare, o non dir mai sphera di vetro, cilindro di legno, ni nissuna figura, mentre si aggiunga [...] et arte. In questo discorso, nella cosa siamo conformi, nel modo di parlare differenti: perchè lei non vuole che si dica quello che s'è usato dire fin adesso da tutti; come un circolo d'inchiostro si sap bene che non è circolo perfetto, ma per tutto ciò non s'è lasciato mai di chiamarlo circolo; e cossì delle altre, benchè essendo materiali mai siano perfette.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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