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      Hor, sì come ogni minima goccia d'acqua è cappace di rappresentar la rotundità della figura del globo generale dell'aqua del mare, non so se le forme et figure di quelle petruccie, utrimque turbinate o mucronate, come dice Plinio delli diamanti et cristalli, non potrebbeno haver qualche relatione o rappresentatione della figura del globo terrestre, et qualche dispositione a lasciarsi muovere o rotare nell'aqua mobile, come sogliono far gli calcoli nei fiumi correnti et come vogliono che facia quel globo del centro della machina hydraulica del P. Lino; poi che un globo solido di qual si voglia materia, sospeso in aqua dove sia liquefatto qual si voglia sale o pietra commune, ha certa virtù attrattiva, alla quale concorrono et s'attaccano li grani di sale o di pietra nell'instante della lor congelatione, pur che non siano troppo distanti et che non siano finiti di congelare prima che poter arrivarci, sì come corrono et s'attaccano alla circonferenza del vaso gli altri grani di sale che gli stanno più vicini: il che si vede ogni dì nelli vasi dove si mette a candire il zuccaro candito et dove si r'affinano gli alumi et altri sali, et se ne veggono di simili in materia di crystalli, amethysti, smeraldi et altre gemme; delle quali tutte, o della maggior parte, ho raccolto pezzi curiosissimi con le lor proprie figure et pulliture naturali, maravigliosi non meno che sonno quelli grani di neve stellati et fogliati; non sendo difficile a render raggione della pulittura di dette gemme et sali, poi che risponde alla pulitura dell'acqua, dentro la quale si formano in figure poliaedriche o di certo numero di facciatte piane, che toccano consequentemente una superficie piana dell'acqua, la quale non può essere se non lucidissima.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





Plinio Lino